Billie Eilish trionfa con 5 Grammy Awards, sono felice e penso a quanto la musica e l’arte possano contribuire a trovare la propria dimensione nel mondo.
Tratto da un articolo sul Corriere della Sera:
”Quando tutti pensano a Billie Eilish a 14 anni, si immaginano un sacco di cose belle. Io invece riesco solo a pensare a quanto fossi infelice. Completamente affranta e arrabbiata e confusa. Dai 13 ai 16 anni è stata dura».
Dopo le cose sono andate meglio, ma i dubbi sono rimasti. Bury a Friend è il punto di vista di un mostro sotto il letto: «Confesso di essere quel mostro, perché io sono il mio peggior nemico. La mia terapista è l’unica persona con cui posso davvero parlare», aveva detto qualche tempo fa. Affetta dalla sindrome di Tourette, cresciuta vegetariana, è vegana da 5 anni; la droga non è il tipo di erba che rientra nel suo stile di vita («non me ne sono mai innamorata, non ho mai fumato nulla nella mia vita, non lo trovo interessante»); fragile ma anche roccia («ho sempre indossato quello che volevo e dicevo sempre quello che volevo dire. Mi piace essere ricordata, quindi mi piace sembrare memorabile»), è stata scelta per cantare il tema portante della colonna sonora del prossimo capitolo di James Bond, No Time To Die, in sala dal 2 aprile. L’altra data da segnare è quella del 17 luglio quando Billie Eilish sarà in concerto a Milano per gli I-Days.