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La playlist è il nostro sfizio. Ci sono brani estratti da album importanti o brani che ci hanno colpito tra le innumerevoli uscite delle ultime settimane. La selezione di novembre si apre con alcune delle nostre tonalità preferite: cantautoriali, confidenziali, rispettose del passato ma con lo sguardo al futuro. Parliamo di Seth Avett che produce un omaggio al cantautore folk Greg Brown, una chicca deliziosa; della
crooner minimal-latin Lucrecia Dalt dalla Colombia, che è a dir poco originale e seducente; del ritorno delle (o degli?) Unthanks, tra le migliori formazioni folk inglesi, che elaborano un sentito invito a lasciare il dolore alle spalle; del supergruppo Bonny Light Horseman (folk americano) composto da Anaïs Mitchell, Eric D. Johnson degli Shins e Josh Kaufman dei The National.

Sul fronte indie-pop melanconico e suggestivo abbiamo le fighissime Carla Dal Forno e Suki Waterhouse (Sub Pop Records) con i loro nuovi lavori, la formazione canadese Alvvays, e per concludere i meritatamente celebrati Arctic Monkeys che con “Car” espandono i loro arrangiamenti raffinati in equilibrio tra pop-soul e le ballate del Bowie dei primi anni ’70.

Tra le uscite italiane ci teniamo a riportare il ritorno di Deda dei Sangue Misto che dopo tanti anni passati a produrre musica per piste da ballo internazionali ritorna alla forma canzone con un album il cui singolo apripista è scritto con Neffa e Fabri Fibra. C’è il nuovo album dei Coma_Cose, “Un meraviglioso modo per salvarsi”, da cui estraggo “Maldinoia”, un elogio alla noia, serbatoio vuoto indispensabile alla vita. In ultimo mi soffermo sul secondo album di un’artista quasi emergente Emma Nolde, dal raro talento vocale e compositivo: le auguro una lunga strada da “cantantessa”.

Sotto le buone vibrazioni del progetto jazz “Universal Language” del trombonista Gianluca Petrella, proviamo a tracciare una linea tra il pianismo afro-cubano di cui si nutre il progetto dell’artista senegalese Guts (in collaborazione con José Padilla del Café del Mar) e le rivisitazioni dub del produttore inglese Adrian Sherwood di un brano della cantante nigeriana Temi Oyedele e dell’indie-rock band Spoon. Da qui è breve il passo verso “Alpha Zulu” dei francesi Phoenix e l’ultimo DJ-Kicks compilato da Theo Parrish.

L’onda rock l’abbiamo intercettata con i demo di PJ Harvey (e John Parish), il nuovo album dei Pixies, il garage dei Black Lips e l’originalità degli Horse Lords da Baltimora.

Dato che il funky e il soul non mancano mai nelle nostre selezioni, qui troviamo il semi-leggendario cantante soul Lee Fields e il jazz-funk ispirato agli ’80 della band inglese Str4ta, per tutti gli amanti di Incognito &co.

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