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Finalmente abbiamo la playlist, arriva quando le pare disobbedendo a qualunque logica di marketing o aspettativa, ma contiene i brani estratti dagli album che più ci hanno colpito tra gennaio e febbraio 2023. 
Su Spotify e su Youtube.

Dischi in evidenza estratti dalla playlist: 

> Gorillaz “Cracker Island” (Warner) Arriva l’ottavo album della band animata guidata da Damon Albarn. Già nei primi brani usciti emerge l’originale vena pop del cantautore britannico, già leader dei Blur. Tra le collaborazioni Thundercat e Tame Impala. 

> James Yorkston & Nina Perrson & the Second Hand Orchestra “The Great White Sea Eagle” (Domino Records)  Molto affascinante la collaborazione tra il cantautore scozzese James Yorkston, la Second Hand Orchestra e la cantante svedese dei Cardigans Nina Perrson. Un brillante, delicato, folk-pop orchestrale che incanta grandi e piccoli. 

> Lisa O’Neill “All of this is Chance” (Rough Trade) La cantautrice folk Lisa O’Neill, 40 anni, irlandese, pubblica su Rough Trade un album di intenso contatto con la terra. Ci sono capolavori orchestrali come “Old Note” ma anche brani secchi e minimali che suonano come meditazioni sulla natura. 

> The Arcs “Electrophonic Chronic” (Universal) L’album della band laterale di Dan Auerbach dei Black Keys pubblica un manifesto di rock psichedelico, funk grintoso, e groove permeato di soul. 

> Samia “Kill her Freak Out” Secondo lavoro in studio per la cantautrice di Nashville Samia, vicina al folk melanconico di Pheobe Bridgers e Adrianne Lenker. 

> Italia 90 “Living Human Treasure” (Brace Yourserlf) Vuoi un disco punk? Eccolo. Viene da un quartetto londinese quasi di culto in Inghilterra. 

> Quasi “breaking the Balls of History” (Sub Pop) Indie-rock band americana sulle scene da più di 30 anni, frutto di un’energia infinita e di un’amicizia duratura e generativa. 

> Harmounious Thelonious “Cheap Sounds” (Bureau B)  Dalla Germania, elettronica minimalista a confronto con ritmi panafricani e mediorientali. 

> Vanessa Wagner “Mirrored” (Infiné) La pianista francese raccoglie studi per pianoforte solo di grazioso minimalismo e rara finezza. L’album contiene reinterpretazioni di opere di compositori diversi (Philip Glass, Nico Muhly, Mondo, Leo Ferré). 

> Sunny War “Anarchist Gospel” (New West Records) Sunny War è una cantautrice e virtuosa della chitarra originaria di Nashville che in questa “dichiarazione di sopravvivenza” mette in campo tutta l’ispirazione con cui riesce a incrociare gospel, country blues, folk riflessivo, rock’n’roll e persino esperimenti avanguardisti in studio.  

> Joesef “Permanent Damage” (Bold Cut) La star del soul di Glasgow pubblica un album che testimonia la sua crescita artistica: tra James Blake e i Coldplay, ci sono alcune tracce di cui la radio inglese si è innamorata. 

> Sweet Baboo “The Wrecker” (Amazing Tapes Canton) Per tutti i nostalgici dei Belle & Sebastian, ecco Sweet Baboo, pseudonimo di Stephen Black, cantautore gallese surreale noto per la sua voce singolare e una strumentazione lussureggiante e ultraterrena. 

Buoni ascolti da Livia e Antonio