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Dovevamo uscire l’8 giugno, ma troppe sono state le cose di cui prenderci cura e la playlist è scattata in secondo piano. Ne abbiamo compilata una che valga per tutta l’estate, uscita da pochi giorni su Spotify e Youtube.
Ci sono 52 brani, estratti da 52 album che per noi valgono il tempo di un ascolto.

Due avvertimenti:
1) abbiamo escluso le NOVITA’ più popolari, italiane e straniere, non abbiatene (Tedua, Carl Brave, Gazzelle, Simple Minds, Lewis Capaldi, Mengoni, Shiva, Gov’t Mule, Niall Horan, Foo Fighters, Nayt, Stray Kids, Extreme, etc.);
2) le indicazioni per GENERE sono da prendere con le pinze: nel tentativo di sintesi, sono stati usati puramente come contenitori fluidi, per nulla ingabbianti, data la complessità delle produzioni. Ci volete bene lo stesso?

Veniamo a noi.
Nella playlist trovate tanti dischi di “MUSICA ITALIANA” che rappresentano uno scenario vivo, pulsante, rappresentativo e incoraggiante: Venerus, Daniele Silvestri, i Calibro 35, i Sick Tamburo.

C’è tanta “BLACK MUSIC“, a partire dal camerunense Blick Bassy, con un concept sull’acqua che cita le sue radici e al tempo stesso la contemporaneità di Bon Iver e James Blake; la coraggiosa rapper britannica Little Simz e la stilosa collega Speech Dabelle. Marca presenza anche Janelle Monae, che esce con un album dedicato puramente al piacere, miscelando pop, dance, r&b, reggae e dub. Ascoltiamo un brano dal nuovo album di Fatoumata Diawara, coprodotto da Damon Albarn, qui anche ospite, a cui segue il brano di Meshell Ndegeocello, autrice r&b/jazz e bassista dalla produzione mai scontata.

Da qui ci avviciniamo al “JAZZ” con il disco nuovo di Moby che nel brano scelto collabora con l’affascinante Lady Blackbird. Speciale è il brano di Madison McFerry, estratto dall’ultimo lavoro della figlia del celebre Bobby McFerrin e il brano del bassista israeliano Avishai Cohen con il premiato latin jazz player Abraham “Abe” Rodriguez Jr.

Ci sono molti album che hanno un sapore “PSYCHEDELIC”, “DREAM-POP” come l’inglese King Krule, The Telescopes, i francesi La Femme, ma anche la band psych-rock zambiana WITCH, qui con la rapper conterranea Sampa the Great, il blues africano del Mali dei Tinariwen.

Sul versante PARTY MUSIC c’è tanta “ELETTRONICA“, come quella di Alison Goldfrapp, in compagnia, tra gli altri, del duo Claptone e del producer Richard X; del beatmaker The Gaslamp Killer in collaborazione con The Heliocentrics; del duo di Bristol funk / hip hop The Allergies, della producer californiana Salami Rose Joe Louis, del DJ Yuksek, e dell’ensemble tedesco di classica-elettronica Brandt Brauer Frick; e il francese Laurent Garnier.

C’è molto ROCK: ci sono i Queens Of the Stone Age, i Rancid, i Cowboy Junkies, il ritorno di The Dave Matthews Band, Noel Gallagher’s High Flying Birds. Tra i meno conosciuti segnaliamo la band inglese post punk Squid, e Bully, il progetto rock grunge della cantautrice e chitarrista americana Alicia Bognanno nel suo album più ben accolto (su Sub Pop, file under: Boygenius, Courtney Love).

Tema “FOLK-COUNTRY-INDIE”. C’è un brano delizioso à- la Joni Mitchell dell’attrice-cantante americana Jenny Lewis, l’ultimo della cantautrice Anna St.Louis, il 2° capitolo di “This is a Photograph” di Kevin Morby, il concerto-documentario di Bob Dylan “Shadow in the Midnight”, ma anche la brillante penna cantautorale di Ben Folds e Jay Jay Johanson. Qui e là abbiamo inserito un brano di Chris Staples, una luce nel solco della tradizione, un brano di BC Camplight e del soul-rock di Durand Jones.

A proposito di “AMBIENT” chiudiamo con Sufjan Stevens, Alva Noto, Ryuichi Sakamoto, Laraaji e l’italiano Remo Anzovino.

Ci rivediamo l’8 settembre con la nuova puntata.

Nel frattempo saranno usciti gli album di PJ Harvey, Anohi (Antony & the Johnson), Blur e potremmo dirvi la nostra.

Confidando di contribuire al refrigerio dell’anima,
saluti rockamboleschi
Livia e Antonio