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Tra ottobre e novembre si concentrano migliaia di uscite discografiche. Perché un disco è quasi sempre un regalo gradito a Natale, un’occasione di parlare dei propri gusti e di ciò che emoziona.

Abbiamo aperto la playlist di novembre – la penultima dell’anno – con un brano natalizio di Gregory Porter, il cantante californiano Jazz Soul che è decisamente pronto per il fatidico disco natalizio, per noi tra i più suggestivi di quest’anno.

Proseguiamo poi in ordine sparso con la musica italiana:

C’è l’esordio del Silvia Valtieri Trio, guidato dall’eccezionale pianista faentina che si cimenta sia con brani inediti che con arrangiamenti del compositore americano Dave Frischberg, in quell’incrocio originale tra jazz d’alto livello e comedy. Ci è giusto da pochi giorni anche il debutto discografico del quartetto jazz-prog-strumentale Drogo, di cui abbiamo inserito il brano Novembre.

Sul lato cantautorale abbiamo il bellissimo album di Colapesce & Dimartino con un featuring impossibile ma vero nella canzone inedita di Ivan Graziani “I marinai”, consegnata a loro in eredità dal figlio e dalla moglie. Una chicca.
Ci sono gli ultimi album di Motta e Appino, sul filo del cantautorato rock, ma anche i Bud Spencer Blues Explosion del bravissimo Adriano Viterbini che sperimentano a suon di world music, rock, elettronica, dub, hip hop, blues, psichedelia, e altro ancora. Disco molto più in sintonia con i passi degli I Hate My Village che con i precedenti BSBE. Viva il coraggio… e il meticciato!

Chan Marshall aka Cat Power dà alle stampe il concerto tenuto davanti ai +5000 della londinese Royal Albert Hall, per rendere omaggio al “tradimento” dylaniano di Manchester ’66: la stessa scaletta di Dylan cantata da lei con sontuosa eleganza.

Robert Finley – ancora una volta con Dan Auerbach in regia – sciorina un magistrale repertorio blues e soul, con rimandi a Otis Redding e Tony Joe White.

Della serie “ci piace questo Texas”:

– i pluripremiati Black Pumas si confermano con quello che è ormai un marchio di fabbrica, tra rhythm & blues, blues e soul, ottimo album
– il duo Tele Novella si produce in una decina di canzoni indie pop dalle tinte psichedeliche, con Nico, Foxygen e i primi La Femme nel cuore  
– i Polyphonic Spree non saranno più i fuoriclasse di una volta ma ci sanno ancora fare con la neo psichedelia e il chamber pop

Tra i nostri beniamini, i francesi Pascal Comelade e The Liminanas tornano a collaborare: “Boom Boom” resta sul sentiero noto, tra garage, psichedelia e rock’n’roll velvetiano.

Ana Frango Elétrico, per la cult label Mr Bongo, ci delizia con un lavoro di moderno tropicalismo: disco, funk, soul, alternative r&b in salsa brasil.

Il nuovo album dell’islandese Laufey la conferma tra gli astri nascenti della scena pop jazz mainstream: non a caso è già pronto un singolo natalizio in coppia con Norah Jones.

Il duo anglostatunitense The Kills fa quel che meglio gli riesce: centrifuga indie rock, garage pop e blues, con una produzione modernissima e la scrittura che sembra il frutto di un salto temporale dai sixties-seventies

Dall’Islanda all’Irlanda del Nord, il musicista/produttore David Holmes ridà fiato a elettropop e new wave in salsa psichedelica.

Dalle stesse parti, Van Morrison torna con un nuovo album a breve distanza dal precedente, sempre in forma di tributo alle passioni giovanili, questo giro concentrandosi sul repertorio rock’n’roll, rockabilly, rhythm&blues degli anni 50 e primi 60.

Dall’Irlanda invece ecco Glen Hansard, classico pop rock che richiama i suoi precedenti da solista e i primi passi con The Frames.

James Blunt si conferma tra i pesi massimi del mainstream pop, mentre The National (anch’essi con un’opera a ruota di quella primaverile) dell’indie rock e chamber pop.

Segnaliamo il ritorno di qualche gigante degli anni ’80: 

– gli Orchestral Manoeuvres In The Dark (quelli di “Enola Gay”, che ci piaceva, ma adoravamo “Electricity”) si dimostrano ancora capaci, tra synthpop e new wave

– i Duran Duran di “Danse Macabre” si inchinano ad Halloween con 6 cover a tema, aggiungendo una manciata di inediti e ripescaggi adattati per l’occasione

– i Madness non smettono di sorprenderci con il loro registro pop rock, tra nostalgia e divertimento, elegante e senza tempo.

A proposito di glorie assolute, il disco dei batteristi dei Cure (Lol Tolhurst) e Siouxsie & The Banshees (Budgie) insieme al produttore Jacknife Lee (U2, R.E.M., The Cars, The Killers…) è un disco che spazia dalle ballate screamadeliche al punk funk di matrice DFA. Tra gli ospiti, The Edge, James Murphy (LCD Soundsystem), Bobby Gillespie (Primal Scream)…

Il folk si presenta nel corpo dei nuovi lavori dei Beirut di Zac Condon e dell’australiana Maple Glider (al secolo Tori Zietsch) che si destreggia mirabilmente in modo rilassato tra pop rock e folk.

Rock, psichedelico e prog, il fulcro del ritorno dei veterani Gong

Matt Berry continua a uscire per la Acid Jazz, questa volta con il placet di casa KPM, eminenza assoluta in ambito “library music”.

Non è per la Acid Jazz, ma potrebbe starci bene, il nuovo disco di Will Holland e con il progetto Quantic: black music moderna e classica al tempo stesso, con citazioni disco, soul e r&b. Le canzoni sono belle. Hanno anche mediamente un gran tiro, cosa che non guasta. In un paio di momenti ci fa pensare a Prince.

DJ Shadow smette in parte le vesti hip hop e si barda per l’inverno a strati synthpop ed electro, mentre gli austriaci Tosca chiamano stimati colleghi a remixare l’album “Osam”, deep house, elettronica, trip hop, dub.

CASISDEAD è il nickname scelto dal MC rap e grime londinese CAS aka Castro Saint. Poco altro da aggiungere, se non l’invito all’ascolto.

l’inglese Tirzah Mastin (in arte, semplicemente Tirzah) prepara canzoni con abbondanza di beat elettronici, condendole poi con spezie indie pop e alternative r&b

Con il trombettista inglese Matthew Halsall, da Manchester, entriamo in un luogo etereo e rilassante, dove campanelli, marimba e percussioni accompagnano suoni della natura e semplici per quanto aggraziate melodie. Nelle stesse atmosfere troviamo Laura Misch, sorella del già noto Tom, che sperimenta ispirandosi all’ascolto della natura, tra field recordings e musica organica, dando alla luce un delizioso lavoro di avanguardia pop.

Con queste good vibes, vi salutiamo e auguriamo un buon ascolto. Ci rivediamo presto con l’ultima playlist dell’anno, Livia e Antonio.

https://www.youtube.com/playlist?list=PLg5DiBjNcjYT2YEIpIeHJMDoVq-QDcHk0

https://open.spotify.com/playlist/1hztqS3dpGn5Z4Q3VIcCtN?si=0bb33442e4b9433e